lunedì 14 marzo 2011

LA META è IL VIAGGIO


Seduto sul bordo del mondo
si rese conto che in nessun caso, in nessun tempo e in nessun luogo, sarebbe mai stato più lontano di cosi dal posto dove è nato, adagiato sul confine tra sogno e realtà dove un solo passo in qualsiasi direzione, lo porterebbe inevitabilmente più vicino a casa .
fermo immobile per non  perdere quel attimo, in bilico sulla sfumatura di azzurro e blu che scinde per poi unire l oceano dal cielo.
se avesse seguito il vento avrebbe girato in tondo furiosamente cercando di unirsi ad altre correnti, ma decise di seguire il cielo, percio non si mosse.
Realizzo che ogni singolo evento nel arco della sua vita, l ha portato fino a qui, in questo momento, sarebbe bastato un solo singolo particolare, un azione in piu o meno a fare la differenza.
Onorato del dono, consapevole di essere sopravvissuto a mille prove, decide di ricambiare il favore, con una fede incrollabile, e non parlo di fede religiosa, decide di incamminarsi verso sentieri non battuti, per arrivare dove deve, senza porsi troppe domande, sapendo in precedenza la direzione, sapendo che non esiste il tutto senza il nulla, sapendo che ogni rotta parte per poi ritornare nello stesso punto, qualunque essa sia, inutile affannarsi dunque, scopri che stando fermo prima o poi ogni singola parte del cielo dovra passare sotto i suoi occhi.
Lo presero per matto vedendolo fermo, lo derisero vedendolo viaggiare senza sapere la meta, lo compatirono vedendolo scalzo e senza bagaglio.
Ma se avessero avuto gli occhi davvero aperti anche solo per un secondo, avrebbero capito che lui poteva permettersi di fermarsi sul bordo del mondo a guardare scorrere il fiume di persone che incessantemente corrono senza sapere camminare, avrebbero capito che la sua meta sarebbe stato qualunque posto lui stesso avesse scelto senza vincoli ne ostacoli, e che era scalzo per sentire la terra sotto i suoi piedi, senza bagaglio perchè aveva gia tutto quello che puo servire.
Percepi quello che sarebbe successo a breve, ma non lo turbò, come se fosse parte del normale ciclo della vita, come non c è inizio senza fine, ad ogni fine un nuovo inizio, una costante evoluzione che porta ad un livello successivo.
Il tempo non è infinito, è limitato in base allo spettatore, a chi lo osserva, quindi l unica cosa che credette opportuna fare era lasciare un segno del suo passaggio.
Cercò il suo equilibrio, ma non fu facile, specie sul bordo del mondo, quando tutti si affrettano per arrivare in alto, senza capire che è a valle che cresce l erba non in vetta, quando il prezzo da pagare per arrivare sulla cima è l unico tempo che hanno a dispozione, impiegando tutte le loro energie per arrivare al culmine, perdendosi il viaggio e una volta in cima l unica cosa che desidereranno davvero sarà tornare a quando erano a valle in procinto di iniziare il viaggio, ma sarà troppo tardi, il tempo è limitato a chi lo osserva.
Mille realtà videro i suoi occhi, razze colori, odori diversi, ma tutte sotto lo stesso cielo per quanto distanti guardando la stessa luna con occhi diversi.
E allora eccolo li, ancora sul bordo del mondo, i suoi occhi sono piu grandi,e il suo passo piu sereno, anni passarono da quando finì di scappare e iniziò a viaggiare, ma ancora la gente non nota la differnza, pensa che la vita sia sofferenza e rassegnazione, ma per lui era un dono, un viaggio è la libertà di volare toccando terra ad ogni passo, se la gente smettesse di guardare i propri piedi e iniziasse a gurdare sopra la propria testa capirebbe che si puo volare anche stando fermi seduti sul bordo del mondo, e che una persona muore quando smette di sognare non quando smette di respirare.
decise di Non smettere mai di sognare , neanche dopo la morte, cosi che oltre la vita, per lui potra essere solo un altro viaggio.... sul bordo di un altro mondo.


Luca Napoletano.

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